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APRAMADA

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Apramada Project e’ un incontro, che diventa progetto, di quattro musicisti talentuosi di varia estrazione che mettono assieme le loro esperienze e idee per formare un gruppo originale e dallo spiccato impatto sonoro.
Il nome, ispirato alla filosofia buddista, significa “pensiero cosciente”, e raffigura lo stato ultimo del cammino del monaco verso l’illuminazione, quando, poco prima di raggiungere lo stato di Buddità, riesce consapevolmente a realizzare e controllare i suoi pensieri.  

Apramada Project è inteso come un vero e proprio percorso musicale,un progetto da realizzare in modo spirituale e consapevole. Lo scopo è veicolare il proprio pensiero attraverso l’energia informante del suono.

I brani originali spesso conservano simbologie e messaggi nascosti dietro le immediate e cantabilissime melodie. Le simbologie e i titoli dei brani, le melodie i ritmi rimandano ad una filosofia vecchia di secoli, molto cara all’autore. Ogni singola idea enunciata dal solista o altro componente viene sempre vagliata ed elaborata, lavorata con dovizia di particolari, intensificata o diminuita con un vasto uso della dinamica.
L’ascoltatore viene lanciato in un vortice di idee, dove l’unico e sicuro messaggio che ne riceve è la purezza e sincerità dell’energia musicale, che, sostenuta dalla rocciosa ritmica di Bruno e Brambilla, pretende di arrivare direttamente alla pancia e al cuore di chi ascolta.
Il gruppo, grazie ad una completa padronanza dei mezzi musicali a loro disposizione, ad un utilizzo energico e mai scontato dell’improvvisazione, all’estro dei due solisti, Santangelo e Stromendo, riesce a dare alla sua performance un andamento contemporaneamente circolare e rettilineo. Il primo accade tra i membri del gruppo in un continuo fecondo scambio di idee fino all’apice dinamico, il secondo è dato dall’impatto sonoro che crea negli ascoltatori, creando così la sensazione di un pensiero che si palesa vivido con tutta la sua fulgente verità.
A luglio 2016 gli Apramada registreranno il loro primo album originale Darshan (Chi cerca e’ il cercato)

Formazione:

Giuseppe Santangelo: Sax Tenore, Soprano, Composizioni

Giulio Stromendo: Pianoforte, Fender Rhodes

Riccardo Bruno : Batteria

Marco Brambilla: Basso Elettrico

Darshan (Chi cerca è il cercato) elementi filosofici che caratterizzano il Disco

Darshan vuole essere un cammino musicale e intellettuale alla scoperta di concetti della cultura orientale, Indiana e Tibetana in special modo. Il disco è costituito da otto brani. Tutto ciò che riguarda la composizione, i titoli e l’esecuzione è seriamente meditato e ponderato per veicolare un messaggio ben preciso.

Tracklist:

  • Apramada
  • Brahman
  • Darshan
  • Atman
  • Dharma
  • Ananda
  • Samadhi
  • Tutto e’ uno

Apramada: Il primo brano che apre il disco e che da’ il nome al gruppo, Apramada Project,significa in tibetano “pensiero cosciente” e viene interpretato dalla tradizione come lo stato ultimo del monaco prima dell’illuminazione. Da questo si puo’ intuire il perché del nome del gruppo, dove Santangelo vede, non un quartetto, ma un vero e proprio cammino da fare con gli uomini, in questo caso i componenti.

Brahman: nei testi vedici ci si riferisce con questo termine all’unione cosmica dalla quale tutto proviene e ritornera’. A priori, per cominciare il cammino e muovere i primi passi, bisogna essere consapevoli, ed essere coscienti delle proprie azioni e scopi. L’unica coscienza fara’ muovere tutto in modo che quello che si desidera accada inevitabilmente.

Darshan: dai molteplici significati sia teologici che verbali, vuol dire soprattutto per l’autore “guardare direttamente” dove con questo termine vuole mettere in evidenza l’importanza dell’esperienza diretta che si fa dell’apprendimento spirituale per ricongiungersi al Brahman.

Atman: che vuol dire “soffiare, respirare, soffio vitale”, si raffigura per l’autore con L’anima di matrice occidentale. Li’ dove il soffio-soffiare-respirare e’ il significato archetipico di Anima, e dunque della sostanza divina che racchiusa nell’uomo ci spinge all’esperienza per riscoprire ed esperire se stessa.

Dharma: tradotto come Legge Cosmica in cui tutta la realta’ percepibile si manifesta e viene esperita da Atman, il soffio che si incarna e si conforma alle regole per violarle ed emanciparsene
riconoscendosi.

Ananda: Traducibile come stato di profonda beatitudine, in cui il soffio Atman, trova la strada attraverso il Dharma per tornare al Bramhan.

Samadhi: che vuol dire unire, mettere insieme, qui nell’accezione musicale e concettuale dell’unire il meditante con l’oggetto della sua meditazione, cioe’ il Brahman.

Tutto e’ Uno: ultimo e ottavo titolo non a caso in italiano e non a caso ottavo, il numero che ritorna e riporta tutto all’inizio. Concetto derivato direttamente dalla concezione olografica dell’universo da parte di David Bhom, dove l’autore vuole sottolineare come, in qualsiasi lingua lo si cerchi, e con qualsiasi mezzo, scientifico o sacro, non si puo’ far altro, che tornare alla radice principale, se stessi, come sostanza e parte di Dio. Da qui in ultimo si spiega il sottotitolo dato al disco ( Chi cerca è il cercato).

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